Aemilia Ars

Nel 1898 venne creata a Bologna un’associazione, l’Aemilia Ars, allo scopo di proteggere le arti e le industrie decorative della regione emiliana e dar vita a un rinnovamento nelle arti decorative, applicate anche agli oggetti di uso quotidiano. Fautori dell’impresa furono un gruppo composto da esponenti della nobiltà bolognese (fra cui il conte Francesco Cavazza), imprenditori e artisti riuniti intorno alla figura di Alfonso Rubbiani, il noto restauratore dei monumenti bolognesi, amante e acceso sostenitore del recupero dell’arte medievale e rinascimentale, e ammiratore della Parigi di Viollet-le Duc e della Londra di John Ruskin. L’Aemilia Ars traeva dunque la sue fonte principale di ispirazione da quell’arte floreale (Liberty e Nouveau) che tra fine Ottocento e primi del Novecento, andavano ridisegnando lo stile architettonico e decorativo europeo. Gli artisti, tra cui Achille Casanova, Edoardo Collamarini, Augusto Sezanne, fornivano modelli e disegni alle varie industrie e attività artigianali della regione per tutti i settori delle arti applicate, contribuendo al progressivo successo dell’ Aemilia Ars a livello nazionale e estero, come dimostrano le partecipazioni alle principali esposizioni internazionali. Nonostante i premi e i riconoscimenti internazionali la società si sciolse nel 1903.

L’unica attività che rimase in vita fu quella legata alla produzione dei «merletti e ricami a punto antico», avviata dalla moglie di Francesco Cavazza, Lina Bianconcini, la quale nel 1899 aveva iniziato a insegnare l’arte del «punto antico, cioè il reticello, prima ad alcune ragazze povere, riunendole due ore al giorno in casa propria, poi alle maestre elementari e alle monache», aiutata anche dalla contessa Carmelina Zucchini Solimei e Maria Chautré Bedot (Doretta Davanzato Poli, p. 96). Nel 1901 l’attività si trasformò in una Società (dotata di un vero e proprio Regolamento del lavoro) con sede in via Ugo Bassi n. 21; si parlava allora di 150 ragazze che apprendevano l’arte del merletto e che potevano così avere una fonte di guadagno senza rinunciare alle cure della famiglia e della casa. Nel 1905 la Società, che aveva ricevuto numerosi premi nelle esposizioni, venne trasformata in Cooperativa di lavoro femminile. Nonostante le difficoltà incontrate negli anni del primo conflitto mondiale, l’attività proseguì e nel 1926 il negozio venne trasferito a palazzo Cavazza, in via Farini 3, dove si ricamavano e vendevano abiti, centri, tovaglie… Nel 1935 Lina Cavazza si vide obbligata a sciogliere la società cooperativa, ottenendo dall’allora podestà on. Manaresi l’acquisto da parte del Comune dei campioni della produzione. La società venne rilevata nel 1936 da Lena Bonaveri, ma il negozio venne distrutto da un bombardamento nel 1943. L’attività venne quindi sospesa fino al 1946, quando Maria Losi Garagnani ricostruì il negozio e riprese l’attività di produzione.

Elena Musiani

Aemilia Ars 1898-1903. Arts and Crafts a Bologna, a cura di Carla Bernardini, Doretta Davanzo Poli, Orsola Ghetti Baldi, Milano, A+G, 2001.
Doretta Davanzato Poli, Merletti e ricami a punto antico, in Aemilia Ars 1898-1903. Arts and Crafts a Bologna, a cura di Carla Bernardini, Doretta Davanzo Poli, Orsola Ghetti Baldi, Milano, A+G, 2001, pp. 93-115.
Giuliano Gresleri, Francesco Santini e le case popolari, anzi «popolarissime», degli anni Trenta, in R. Renzi (a cura di), Il sogno della casa: modi dell'abitare a Bologna dal Medioevo ad oggi, Bologna, Cappelli, 1990

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Tende con ricamo a Aemilia Ars (collezione privata)

Tende con ricamo a Aemilia Ars (collezione privata)


Aemilia Ars, <i>Copertina di culla>/i>, 1900ca.

Aemilia Ars, Copertina di culla, 1900ca. (in Aemilia Ars 1898-1903. Arts and Crafts a Bologna, a cura di Carla Bernardini, Doretta Davanzo Poli, Orsola Ghetti Baldi, Milano, A+G, 2001)


Achille Casanova, <i>Decorazione con orchidee bianche per ceramica</i>

Achille Casanova, Decorazione con orchidee bianche per ceramica, (in Aemilia Ars 1898-1903. Arts and Crafts a Bologna, a cura di Carla Bernardini, Doretta Davanzo Poli, Orsola Ghetti Baldi, Milano, A+G, 2001)


Abito femminile su disegno di Rubbiani e Casanova

Abito femminile su disegno di Rubbiani e Casanova (in Aemilia Ars 1898-1903. Arts and Crafts a Bologna, a cura di Carla Bernardini, Doretta Davanzo Poli, Orsola Ghetti Baldi, Milano, A+G, 2001)