L’interno domestico virtuale è stato ambientato in un appartamento, parte di un edificio costruito nel 1957 in via Marconi e tuttora esistente, con caratteristiche proprie dell’edilizia borghese - come i pavimenti in marmo, i doppi servizi e il sistema di chiamata per la cameriera. E’ stato scelto di riprodurre un ambiente di ceto medio per disporre di maggiori possibilità espositive. In cucina è stato così possibile inserire alcuni degli appena diffusisi apparecchi elettrici, come il frigorifero - appartenente alla categoria dei grandi elettrodomestici, al pari di lavabiancheria e lavastoviglie - il frullatore e la radio a transistor; sono stati messi in mostra inoltre alcuni dei “nuovi” materiali, come la Fòrmica e la plastica di polietilene; i detersivi industriali, il fornello a gas e gli alimentari confezionati. Il medesimo ragionamento è stato posto alla base della ricostruzione del soggiorno, nel quale si è deciso di presentare i mobili ispirati allo stile scandinavo, con un prevalere di linee dritte e leggere e le strutture metalliche; si ha la testimonianza del democratizzarsi della cultura, grazie alla diffusione delle enciclopedie a dispense e dei libri in edizione economica, e della rivoluzione verificatasi nel divertimento familiare, con la comparsa del giradischi portatile e, soprattutto, del televisore. |
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